Love encounters under a microscope – questo il sottotitolo della mostra Dear Cell di Regina Hübner alla sua prima presentazione nel 2020 nell’ambito di Manifesta 13 a Marsiglia, che ne descrive bene il contenuto: installazioni video di grande formato con immagini di occhi di scienziati, di cellule fotografate al microscopio e di lettere, in parte scritte a mano, accolgono il visitatore che entra nell’ambiente oscurato e attirano la sua attenzione. Gli trasmettono un’idea dello stretto rapporto, molto personale, dei love encounters – giusto appunto – che legano gli scienziati agli oggetti della propria ricerca. I 17 scienziati coinvolti, afferenti al Centro di immunologia (CIML) e all’Istituto mediterraneo per neurobiologia (Inmed) di Marseille-Luminy, indirizzano le proprie lettere agli oggetti delle loro ricerche e compongono per loro le risposte. Entriamo in una sfera molto emotiva e intima che contraddice l’aspettativa comune di un approccio razionale, freddo e oggettivo della ricerca scientifica.

Con Dear Cell, l’artista Regina Hübner ci offre un affascinante scorcio su aspetti del lavoro scientifico poco conosciuti ai più. I scienziati diventano protagonisti del lavoro artistico. La passione palpabile nelle loro lettere, i video di grande formato con i loro occhi che osservano e coinvolgono il visitatore, come anche le immagini altamente estetiche degli scatti al microscopio delle cellule, consentono un approccio molto sensibile al mondo della scienza e suscitano l’interesse anche in quei visitatori che non hanno familiarità con tematiche biologiche e immunologiche e con i metodi di lavoro della ricerca scientifica.

La mostra presso il Forum Austriaco di Cultura Roma offre l’opportunità dell’incontro interdisciplinare di grande fascino fra arte, scienza e tecnologia. Proprio in tempi di crescente scetticismo nei confronti della scienza e di diffusione di teorie complottiste senza fondamento, progetti come questa mostra, che promuovono la comprensione fra le discipline e aprono nuovi approcci alla scienza, hanno particolare valore. È quindi giunto il momento di presentare Dear Cell a Roma, anche perché la Città Eterna è da tempo il domicilio dell’artista multimediale Regina Hübner, pur rimanendo sempre strettamente legata alla sua regione d’origine, la Carinzia. Non per niente l’artista è stata insignita del Premio d’arte 2022 di Villach, sua città natale.

A quanti hanno partecipato allo sviluppo, alla realizzazione e al finanziamento della mostra va un sincero ringraziamento. Auguro all’artista di continuare ad avere successo con Dear Cell e con altri progetti all’interfaccia fra scienza e arte.

Georg Schnetzer, direttore del Forum Austriaco di Cultura a Roma, introduzione catalogo, 2023.

Catalogue on occasion of the exhibition Regina Hübner - Dear Cell - Forum Austriaco di Cultura Roma. See publications Dear Cell

Supported by 

The Austrian Cultural Forum Rome; Federal Ministry of the Republic of Austria; Federal State of Carinthia; The City of Villach