Tempo come distanza / tempo come permanenza
Das Thema lautet Tempo come distanza / tempo come permanenza –
welche Auswirkung kann die Zeit, ihr ständiges Laufen, ihr Stillstand, zur Kunst, zum Leben, zum Verhältnis Autor / Werk haben?
Könnte der magische Moment des Eins-Sein, des noch nicht getrennt sein, Stillstand der Zeit bedeuten.
Oder lässt das Kunstwrk die Zeit erst hinter sich, wenn es allein ist.
hängt es von der trennung ab, ob Zeit vergeht oder weilt? bleibt?
Distanz und Ewigkeit
kein werk – keine trennung – keine zeit ?
Distanz wie Trennung, Bleiben wie Stillstand wie Vereinigung
Bedeutet ‚sich nicht getrennt haben’ dass die Zeit stillsteht oder ist es nicht Voraussetzung, um Ewigkeit zu erleben?
innehalten
stehen bleiben
einsamkeit
ewigkeit
materie –Trennung – Distanz – Zeit
Einheit: keine Materie – keine Trennung – keine Zeit
hängt es von der trennung ab, ob Zeit vergeht oder weilt? bleibt?
man das Verhältnis „eins sein“ mit seinem Werk mit in der Zeit schweben vergleichen und der Trennung die Entfernung zuordnen, die sich einem entzieht ?
Das unausweichliche Vergehen und der Wunsch die Zeit aufzuhalten, die Distanz aufzuheben, in einen vor-Erkenntnishaften paradiesische permanenz zu gelangen. ist dem Wunsch gleichzusetzen, den der Künstler hat, sich niemals von seinem Werk zu trennen.
il fatto, che il tempo passa, dipende solo dalla mia coscienza.
ciclo biologico di una cellula.
da un minimo ad un massimo.
relatività
prendere coscienza
senza punti di riferimento il tempo non esiste.
perciò una volta avvenuta la separazione significa prendere coscienza dell’esistenza del tempo.
tempo che non finirà più = tempo che non esiste= situazione primordiale, incocsiente, senza separazioni.
distanza = separazione
un legame che finisce diventa passato, passa. resta come ricordo. il ricordo esce fuori dal tempo.
una relazione che è permanente dà la misura del tempo.
opera può essere tutte le due le cose>? come si pone nel tempo l’opera d’arte e deve conquistare una sua permanenza nel tempo, senza passare
esempio: installazione, annulare il tempo.
Ist es möglich, die Zeit zu verstehen
In einer kontemplative oder verbrauchenden Art
Wird Zeit verbraucht, wird sie betrachtet
Die subjektive Erfahrung von Zeit kann als allgemeingültiges Mass stehen, ist es nicht eine Masse, die sich verringert, wenn sich die Dimensionen ändern, die den Menschen zu seinem Leben / zu seinen Produkten
Erinnerung, Leben, Utopie
quello che cambia è il rapporto di dimensione: sono giovane e ho vissuto poco del mio tempo a disposoizione. nonostante questo, il tempo vissuto è grande e il tempo che devo aspettare è ancora più grande. è enorme.
più invecchio, più ho consumato il mio tempo che era a mia disposizione. io divento temporalmente grande e il tempo, non ancora mio, diventa sempre più piccolo.
appropriarsi del tempo significa forse mettersi in realazione con la sua grandezza. da ciò risulta che più sono piccola, più grande è il tempo, più tempo c’è. il rapporto è ancora idilliaco.
più sono grande più mi sono appropriato, cosa che il tempo non tollera e per ciò si ritrae, diventa sempre più avido e meno generoso, fino al punto di negarsi del tutto.
è potrebbe essre forse questa la situazione descritta nella storia del paradiso e il prendere coscienza,
Il tempo è "il passare delle cose", il loro andare altrove? (il passato...)
E' una distanza che aumenta - o diminuisce - incessantemente?
La possibilità appartiene solo al futuro? Cos'è la contemporaneità?
Cosa resta delle cose che sono "passate"?
L'opera d'arte può essere contemporaneamente dentro e fuori dal tempo, qui (permanenza) e altrove (distanza)?
Regina Hübner, Dezember 2004.